Decarbonizzazione dell’industria dell’alluminio. Cosa si può fare?
Il settore della creazione e lavorazione dell’alluminio si avvia
lungo un percorso che lo porterà, nei prossimi 30 anni, a ridurre le emissioni di gas serra tramite processi di decarbonizzazione. Le dichiarazioni sono state rilasciate da parte dell’Internation Aluminium Institute (IAI), il quale ha redatto un documento di sintesi dal nome ”Aluminium Sector Greenhous Gas Pathways to 2050” dove al suo interno si trova una roadmap completa del percorso che porterà l’industria globale dell’alluminio alla sue decarbonizzazione completa.
I prodotti a base di alluminio, infatti, sono il futuro perché sono riciclabili, hanno un buona conduttività e caratteristiche di leggerezza e resistenza, tuttavia le stime sull’aumento dell’uso di questo materiale,
che arriverà a circa 90 milioni di tonnellate l’anno in tutto il mondo entro il 2050, devono necessariamente conseguire alla sua riduzione dell’impronta carbonica, molto alta secondo gli standard odierni per via di processi produttivi non perfettamente affinati che nel corso del tempo non si sono sviluppati a dovere.
Decarbonizzazione dell’industria dell’alluminio: i tre percorsi di decarbonizzazione dell’industria dell’alluminio
L’IAI ha tracciato il percorso che porterà l’intera industria manifatturiera dell’alluminio alla sua intera decarbonizzazione e ne ha predisposto 3 tipologie diverse, in modo da preservare le necessità ambientali con le richieste dei prodotti di questo materiale, che devono avere il tempo corretto per effettuare la transizione mantenendo inalterata la produttività. Il primo è quello del
passaggio all’elettricità, il secondo quello della
riduzione delle emissioni dirette e, infine, il
riciclo dei prodotti e l’efficientamento dei materiali prodotti.
Il mix di tecnologie per ottenere questo scopo è molto complesso, perché alcune sono ancora in sviluppo mentre altre sono già rodate all’interno dell’industria anche se ancora poco diffuse per via dei costi di adozione.
La dismissione del carbone per la produzione dell’energia elettrica nel settore dell’alluminio è il primo percorso per arrivare ad emissioni zero di CO2 nel 2050. Il processo per produrre l’alluminio, in tal senso, richiede tantissima intensità di corrente elettrica, necessaria a rompere i legami di ossigeno e alluminio presenti nella materia prima. Questo aspetto ha contribuito a produrre più del 60% delle emissioni totali di anidride carbonica nell’aria per l’anno 2018, ammontanti a circa 1,1 miliardi di tonnellate.
La riduzione delle emissioni dirette di CO2, invece, è derivante dalla combustione dei combustibili fossili, consumo di anodi durante il trattamento in fonderia e l’impronta carbonica dell’estrazione delle materie prime e del trasporto.
Ogni anno, questo aspetto produce circa 650 milioni di tonnellate di gas serra ed entro il 2050 dovranno essere ridotti a 250 milioni di tonnellate. L’impatto totale di queste emissioni in tutta l’industria è circa il 15% e le tecnologie per arrivarvi sono, ad esempio, l’impiego di mezzi elettrici per il trasporto e l’utilizzo di tecnologie con funzionamento cellulare per gli anodi inerti, i quali producono ossigeno piuttosto che anidride carbonica.
Infine, l’ultimo percorso – che parzialmente è già in atto – è relativo all’incremento della riciclabilità dell’alluminio. Le attuali procedure per il riciclo del metallo permettono di soddisfare una richiesta di circa 20 milioni, impedendo dunque la creazione di 300 milioni di tonnellate di CO2 emessa. L’incremento di queste procedure e l’aumento del tasso di riciclaggio dell’alluminio potrebbero portare alla riduzione del 20% della richiesta di nuove creazioni entro il 2050, con una riduzione globale di circa 300 milioni di tonnellate nello stesso anno.
Cosa facciamo in LAGA per contribuire alla decarbonizzazione dell’alluminio
Noi di LAGA produciamo e lavoriamo l’alluminio da tantissimi anni, soddisfacendo in pieno le necessità e le garanzie dei nostri clienti. Per contemperare le esigenze di un prodotto ben fatto senza, però,
dimenticarci della sostenibilità ambientale, abbiamo creato un personale Bilancio di Sostenibilità, un percorso annuale che dimostra in maniera chiara ed evidente la nostra volontà di aderire alle preoccupazioni attuali del mondo in tema di crisi azienda per ridurre la nostra impronta carbonica.
Per questo siamo riusciti a ridurre dall’anno di inizio di protocolli di risparmio e di sostenibilità a
ridurre del 55% i consumi elettrici, del 39% quelli idrici con un taglio di più del 61% alle emissioni di CO2. Un risultato di cui andare fieri che, comunque, non ha influito in alcuna maniera sulla qualità del nostro prodotto, che è ancora il leader nel settore per qualità e caratteristiche.
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